Se non mi conosci mi presento: sono Maria Carmela Scutillo interior designer che significa progettista d’interni.
Eh no, non vendo mobili! Eh no,non sono un architetto.
L’ interior designer è una professione a tutti gli effetti, ci si qualifica con esami, anni di studio e non si finisce mai di farlo con aggiornamenti continui e voglia di offrire un progetto personalizzato e unico.
Ricordo la prima lezione di product design dove il professore esordì dicendo che se saremmo stati copiati o imitati sarebbe stato il segnale di un buon progetto. Da allora il mio motto è stato OGNI CASA È UN CASO
Che vale sia per una stanza, un appartamento, un locale pubblico ,una vetrina o una idea di promozione progettuale, in poche parole un vero designer progetta sempre da capo su un foglio bianco e non su carta carbone copiativa.
Certo la domanda sorge spontanea…prendere ispirazione o copiare, che differenza c’è??
“Partiamo dal presupposto che tra prendere ispirazione e copiare c’é un confine molto labile che spesso, soprattutto se si é frustati dopo ore passate a cercare la giusta idea, é veramente semplice oltrepassare.
Alcuni buoni motivi per non copiare il lavoro altrui
- Se non fai, non sai.
- Ciò che é bello per Tizio, può non funzionare per Caio.
- Se mettere ideare servono 3 ore, copiare lo stesso ne richiede 9. Non sarebbe più soddisfacente imparare a fare da sé?
- Copiare é eticamente scorretto: il motivo più ovvio e rilevante. Copiare é sleale nei confronti di chi ha lavorato duramente per ottenere quel risultato che tanto ti ha colpito: non ha trovato il progetto dentro l’uovo di pasqua, molto probabilmente ci ha passato ore e solo per questo merita un po’ di rispetto. Ma copiare é scorretto soprattutto nei confronti di chi ha investito su di te e ti ha creduto degno di fiducia tanto da assumerti e pagarti per il tuo operato: stai, in pratica, truffando il tuo committente. Gli stai vendendo un oggetto che già appartiene ad altri e che non hai nessun diritto di far passare come tuo. e se qualcuno se ne accorge? Sarebbe veramente difficile rifarsi un nome, senza contare i possibili risvolti legali. ” —- questo testo tra virgolette è tratto da una WEB DESIGNER , SARAH
“Cosa fare quando qualcuno ti copia?
- copiare è come rubare e chi ruba lo fa perché sente la mancanza di qualcosa o perché è incapace di produrre autonomamente. In questo senso, il “colpevole” è da compatire e non merita né la nostra rabbia né il nostro tempo;
- chi copia è solitamente una persona disorientata, senza un centro personale e senza un progetto di business meditato che, a lungo termine, difficilmente sarà un concorrente temibile per la tua attività;
- se ti copiano vuol dire che stai facendo qualcosa di interessante, ben fatto, originale, insomma sei (o hai le potenzialità per diventare) un leader nel tuo settore: solo i migliori vengono copiati…;
- chi copia può copiare solo quello che vede, il “fuori”, non può certo copiare quello che c’è dietro, la strategia e il processo creativo che ti hanno portato a produrre quello che è poi stato copiato.
- continua a lavorare in modo focalizzato alla tua attività: ragiona sulla strategia, migliora costantemente la tua comunicazione, crea nuovi progetti, sperimenta: chi copia resterà sempre indietro!”
- testo scritto da Lara Ghiotto consulente e coaching di marketing
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